Lo scorso anno mi è capitato di leggere un cartello affisso sulla porta di uno studio di parrucchieri sito a pochi passi da casa mia, a Bari, con su scritto "CERCASI APPRENDISTA CON ESPERIENZA". Pensando di aver letto male, sono tornata indietro ed ho dovuto constatare che questa contraddizione in termini esisteva davvero e non era uno di quei post, spesso creati ad arte, che girano su Facebook.
Purtroppo l'esperienza mi ha portata a verificare che non si tratta di un caso isolato, ma che, al contrario, la figura dell'apprendista-stagista-praticante con esperienza, è ormai la più ricercata, soprattutto nel campo delle professioni intellettuali.
Prova ne sono due singolari annunci di lavoro che mi sono trovata davanti qualche giorno fa.
Il primo, pubblicato sul sito www.indeed.com, è il seguente:
"Gruppo ***** Dottori, Impresa Operante Nel Settore Lavori Pubblici, Immobiliare E Retail Con Sede In ******
Seleziona Un Laureato In Giurisprudenza per Stage Ufficio Legale.
In stretta collaborazione con la direzione aziendale, si occuperà della gestione di Gare d'appalto, Contenziosi e di tutti gli aspetti e problematiche di natura legale del gruppo.
Desideriamo entrare in contatto con un giovane tra I 25 -30 anni che abbia maturato esperienza nella gestione di gare ed appalti pubblici, preferibilmente all'interno di aziende del settore edile ed immobiliare, e che possieda una Conoscenza, se pur generale, di Nozioni Contabili ed Amministrative. Sono richieste spiccate doti organizzative, interesse, motivazione e capacità di lavorare in Team.
Inviare Curriculum all'indirizzo Mail: ***************"
In teoria lo strumento dello stage dovrebbe servire ad inserire un giovane all'interno di una realtà aziendale, al fine di insegnargli una professione. Non a caso allo stagista non è corrisposta alcuna retribuzione, ma al massimo un rimborso spese, proprio perchè lo stesso non ha le competenze di un professionista, ma necessita di imparare sul campo un mestiere.
In genere si utilizza tale forma di inserimento nei confronti di giovani senza alcuna esperienza, appena usciti
dall'università.
Questa definizione di stagista poco si addice con le caratteristiche richieste nell'annuncio, per il quale la
"prestigiosa carica" può essere ricoperta solo se in possesso di esperienza specifica, preferibimente all'interno di una specifica tipologia di azienda, guarda caso dello stesso settore in cui opera quella in esame.
Ovviamente non guasta conoscere le basi della contabilità, perchè uno stagista che si rispetti, oltre ad avere una laurea in giurisprudenza, deve essere anche un contabile!
Ma allora quali competenze lo stagista potrà mai apprendere nell'azienda di cui si tratta?
La figura ricercata NON è uno stagista, ma un vero ESPERTO del settore, che nulla ha da apprendere e per il quale non è assolutamente appropriato un contratto di stage o un tirocinio. Una figura del genere dovrebbe meritare un vero e proprio contratto da lavoratore dipendente, del quale ovviamente all'azienda non conviene sopportare oneri e vincoli.
Sono stata fortemente tentata di rispondere all'annuncio, scrivendo una mail con una sola parola, a caratteri cubitali: VERGOGNA!
Tanto per non discriminare la categoria dei praticanti (dalla quale sono felicemente uscita), comunico che adesso anche il praticante commercialista deve avere esperienza, almeno secondo quanto richiesto dal seguente annuncio, breve ed incisivo, trovato sul sito www.infojobs.it:
"Dottori commercialisti associati con sede in Parma ricercano praticante dottore commercialista con almeno un anno di esperienza.
Inviare curriculum all'indirizzo e-mail ******* oppure telefonare al n. ********."
Sperando di aver già esaurientemente espresso il mio disappunto a riguardo, sarò sintetica come l'annuncio e chiuderò quest'articolo con un NO COMMENT e con tanta solidarietà agli aspiranti dottori commercialisti, categoria vessata almeno quanto quella degli aspiranti avvocati.
Se interessati al primo articolo della serie "L'annuncio di lavoro imbarazzante", cliccate qui
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